Eventi Sociali | Napoli

L’Associazione di Promozione Sociale EVENTI SOCIALI è un’organizzazione operante sul territorio del Comune di Napoli, componente della federazione ARCI, costituita ai sensi della Legge 7 dicembre 2000, n. 383 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”. Dal 2006, anno di costituzione dell’ente, le attività inerenti il settore dell’assistenza sociale sono a tutti gli effetti tra le più significative e quantitativamente rilevanti dell’Associazione EVENTI SOCIALI e ne costituiscono la base di riferimento della sua azione. In questi anni sono state avviate diverse attività che hanno portato la suddetta organizzazione a divenire un importante interlocutore delle Istituzioni locali così come della società civile e, naturalmente delle associazioni presenti nella città e provincia di Napoli.

Principali Progetti in corso:

Progetto Siproimi “The City’s Keys” – Bando 2017/2019 – In proroga Tecnica

Ente Locale Capofila: Comune di San Giorgio a Cremano 

Ente Attuatore in ATS: “R.B.A. Rete per la Buona Accoglienza”, composto da Arci Mediterraneo, Eventi Sociali e  AICS Comitato Provinciale di Napoli.

Progetto Siproimi “Accoglienza ed integrazione: diritti uguali per tutti” – Bando 2017/2019 – In proroga Tecnica

Ente Locale Capofila: Comune di Casoria 

Ente Attuatore in ATS: “N.B.A Network per la buona accoglienza”, composto da Arci Mediterraneo ed Eventi Sociali.

Principali progetti realizzati:

L’Ente ha realizzato il Progetto “La Casa del Cabaret: Giovani stelle al servizio dell’Arte”, cofinanziato nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. 

Il progetto ha inteso generare opportunità occupazionali a favore di giovani con un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni, residenti sul territorio della provincia di Napoli, che vivono in condizioni di particolare disagio sociale. A tal fine, l’intervento ha inteso valorizzare due locations di particolare pregio storico-artistico del Comune di San Giorgio a Cremano per agevolare un percorso di riscoperta delle potenzialità occupazionali e reddituali dell’arte. È stata realizzata, infatti l’organizzazione di laboratori artistici/teatrali volti a realizzare spettacoli di cabaret, destinati a generare un indotto lavorativo di riferimento per l’intero territorio provinciale. L’intervento progettuale è stato realizzato presso i beni pubblici Villa Bruno e Piazza Massimo Troisi di San Giorgio a Cremano. 

Le attività del progetto hanno previsto la realizzazione di laboratori artistici/teatrali intesi come un’officina, una palestra per aspiranti comici che testano sketch inediti. Uno spazio di studio e sperimentazione di nuove forme di comicità. Il laboratorio ha rappresentato uno strumento di crescita personale, emotiva ed espressiva per migliorare le proprie capacità comunicative verso l’esterno e di lettura interiore delle proprie emozioni. I beneficiari di tali laboratori, persone con disabilità mentali più o meno gravi, si sono serviti di questi incontri, per migliorare le proprie capacità espressive, allenare la memoria (in alcuni casi fortemente sviluppata) e veicolare verso l’esterno il senso della risata. Gli argomenti trattati sono: meccanismi comici, l’intesa con il partner, ritmo e tempi, situazioni comiche, la spalla, i tempi comici, la quarta parete, la commedia, il tormentone.

LABORATORI DI EDUCATIVA TERRITORIALE: IL COMUNE DI NAPOLI

L’Ente ha realizzato tale attività nel 2014. I laboratori si rivolgevano a ragazzi e ed adolescenti di età compresa tra gli 8 e i 16 anni per la durata di 22 settimane.

 Il servizio è risultato essere una risorsa davvero preziosa e indispensabile nel territorio in cui viviamo, e si è proposto essenzialmente di valorizzare le dinamiche relazionali del minore all’interno della famiglia, della scuola e del tempo libero, con l’aiuto di figure adulte significative. E’ stato volto a sostenere il minore nei momenti di difficoltà, aiutandolo ad agire autonomamente e a riconoscere le proprie potenzialità. Al contempo, la famiglia in difficoltà educativa è stata supportata nel recuperare il suo ruolo genitoriale e, a costruire una rete di legami con il quartiere, la parrocchia, la scuola e l’ambiente esterno nella sua totalità. Infine, si è prefisso di promuovere le capacità progettuali del minore e della famiglia.

L’educativa territoriale ha realizzato un sistema di opportunità tese alla realizzazione di percorsi di orientamento educativo per la promozione sociale e delle risorse affettivo-territoriali, concretizzando la strategia dell’adozione sociale al fine di arginare i processi di emarginazione e di esclusione.

Il centro di Educativa Territoriale si è proposto di offrire un insieme di possibilità, al di là dell’orario e del circuito scolastico, di incontri e di socializzazione, percorsi educativi e di promozione sociale e culturale, percorsi di avvicinamento al lavoro, di occasioni per una positiva utilizzazione del tempo libero. Tutto ciò è stato finalizzato alla realizzazione di un nuovo ambiente di vita, attraverso la sperimentazione di modelli educativi che migliorino dal punto di vista quantitativo e qualitativo la condizione socio-educativa di minori in difficoltà.

L’attività svolta dal centro di Educativa Territoriale ha previsto la realizzazione di quattro laboratori: Laboratorio di Sostegno Scolastico, attraverso cui i ragazzi sono stati aiutati ad acquisire un giusto metodo di studio, ed a rispettare l’ambiente normativo e relazionale della scuola; Laboratorio Culturale ed Educativo, rivolto a stimolare e a sviluppare alcune forme espressive dei ragazzi, dalla manualità alla musica, per sviluppare in loro più fiducia in se stessi e nelle proprie capacità; Laboratori Sportivi, che hanno consentito una crescita psicofisica equilibrata, un miglioramento delle dinamiche relazionali e una maturazione psicologica individuale; Laboratori che hanno consentito la diffusione della società dell’informazione e il superamento del “digital divide” e di formazione/accompagnamento al lavoro, che hanno avuto lo scopo di ridurre il “gap” derivante dalla mancanza di scolarizzazione e/o dall’impossibilità di accedere ai nuovi mezzi di comunicazione attraverso lo sviluppo di specifiche competenze in determinati ambiti di attività. Il centro di Educativa Territoriale ha avuto, inoltre, la funzione di pre-orientamento, bilancio delle competenze e di prima socializzazione al lavoro, anche in rete con altri Servizi specifici dell’Amministrazione Comunale.

Napoli DiverCity: azioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere

Il progetto è stato promosso dal Comune di Napoli nell’ambito del POR Campania FSE 2007/2013.
La A.T.I. era composta da: Centro di Ateneo Sinapsi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (Ente Capofila), Arcigay di Napoli “Antinoo”, ArciLesbica “Le Maree” di Napoli, Coop. Soc. Dedalus e Arci Eventi.

Napoli DiverCity è stato un progetto che intendeva favorire l’inclusione ed il sostegno delle persone omosessuali e transessuali, che soffrono di forme di discriminazione che ne precludono un pieno coinvolgimento nella sfera sociale e lavorativa. Fondamentale per raggiungere questo obiettivo e per contrastare ogni forma di omofobia è stata la comunicazione, l’informazione e la sensibilizzazione capillare ai temi LGBT.

Ha previsto un ampio programma strutturato in attività di ascolto, formazione, comunicazione e ricerca.

 Il progetto ha promosso i principi di:
– affermazione di piena cittadinanza e dignità delle persone omosessuali e transessuali;
– sensibilizzazione al valore della differenza, dell’integrazione e della solidarietà;
– contrasto ai fenomeni di omofobia, transfobia, bullismo omofobico;
– contrasto ad ogni forma di violenza, prevaricazione, odio legato all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Le linee di intervento progettuali, pensate per rafforzare e integrare le attività del Tavolo LGBT del Comune di Napoli, hanno previsto:


  1. a) Accoglienza e sostegno a persone LGBT, specialmente quelle vittime di episodi di omofobia e di transfobia, attraverso l’attivazione di uno Sportello LGBT finalizzato a
    realizzare misure di prevenzione e di tutela; è stato attivo presso i locali del Centro Sinapsi in via Porta di Massa 1, Scala C, Piano Ammezzato (Ascensore, Livello 1), aperto tutti i lunedì dalle 9 alle 14, i martedì dalle 12 alle 17, i giovedì dalle 13 alle 18.

    b) Attività integrate di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza su questioni relative all’identità genere e all’orientamento sessuale, favorendo il confronto fra le differenze;

    c) Seminari di approfondimento rivolti a insegnanti e studenti per ri-orientare i percorsi educativi, in modo che siano improntati al rispetto della libertà e della dignità delle persone omosessuali e transessuali;

    d) Workshop tematici di promozione delle idee e delle strategie “partecipate” di contrasto alla violenza di genere e all’omofobia/transfobia; 

    e) Analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni omofobici e discriminatori a danno delle persone omosessuali e transessuali nei contesti pubblici e privati.

Consultabile sul sito del Centro Sinapsi: http://www.sinapsi.unina.it/napolidivercity_home

Rete Sicura
Ammesso a co-finanziamento a valere sull’Avviso Pubblico “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile”, Ambito di intervento III, del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto ha coinvolto giovani del territorio dai 16 ai 18 anni a rischio di devianza sociale.

La creazione di una rete tra gli istituti scolastici, le varie associazioni presenti sul territorio ha dato inizio alla diffusione e divulgazione delle varie attività progettuali e al “reclutamento” degli adolescenti, su richiesta volontaria degli stessi.

Le azioni messe in atto hanno riguardato la creazione di laboratori di informatica, in cui gli adolescenti hanno acquisito conoscenze base per l’uso sia dei personal computer che dei vari software. Inoltre, si è approfondita la tematica della navigazione dei siti web al fine di favorire la conoscenza delle risorse e dei pericoli della rete.

Uno dei prodotti di tale laboratorio è stata la realizzazione di materiale di divulgazione cartacei come manifesti, flyer, brochure. A tal proposito si è creato un buon clima di gruppo, e con l’aiuto di un esperto si sono andati ad evidenziare i prodotti che avevano una maggiore forza comunicativa al fine di poter essere da traino per gli altri adolescenti che non hanno preso parte al laboratorio.

L’idea era che gli adolescenti potessero essere essi stessi promotori di benessere e di buone prassi per i loro coetanei, facendo da volano per la divulgazione delle idee di prevenzione.

I prodotti sono stati condivisi nei vari incontri negli Istituti scolastici e presso alcune riunioni organizzate dalle varie associazioni del territorio. 

Si è tenuto uno sportello di ascolto dove figure professionali quali psicologo, educatore e sociologo sono stati messi a disposizione dei giovani e delle loro famiglie individuati dalle varie associazioni del territorio e istituti scolastici.

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