collaborazioni

Collaborano con noi

ActionAid, guidata dai suoi organi di governance, è presente su tutto il territorio nazionale grazie a professionalità e dedizione messe in campo dai membri dello staff, dai gruppi di attivisti e dai volontari, uniti per il perseguimento e il raggiungimento degli obiettivi di Agorà 2028: la nuova strategia di cui si è dotata l’organizzazione volta a garantire e sviluppare la qualità della democrazia nel mondo.

Insieme ad ActionAid abbiamo lavorato ad una mappatura nazionale di servizi e pratiche mutualistiche, a partire dal lockdown a marzo 2020. In particolare JumaMap ha contrinuito alla sezione “Servizi e iniziative solidali per migranti e rifugiati” all’interno della piattaforma CovidItalia.help , incorporando invece sul sito di JumaMap alcune categorie di servizi (“Servizi e iniziative solidali di enti pubblici” ; “supporto psicologico”; “donazioni beni e offerte servizi”).

Siamo presenti in Irpinia con i nostri circoli, il nostro coordinamento provinciale e le nostre battaglie in difesa dell’ambiente, della solidarietà, dell’accoglienza e della democrazia. Siamo circoli e associazioni in cui ogni giorno le persone si incontrano, condividono idee e passioni, si divertono e si impegnano per un mondo più giusto. Promuoviamo cultura, socialità, diritti, solidarietà, partecipazione, democrazia.La nostra missione è quella di essere infrastruttura sociale di una comunità sempre più frammentata, di essere occasione di protagonismo e partecipazione, di incontro e collaborazione.

A partire dal 2021 si è attivata la collaborazione con il comitato Arci Avellino: abbiamo rinnovato il sito JumaMap.it arricchendolo di nuove sezioni e funzionalità, donandogli anche una nuova veste grafica. Il comitato cura inoltre una buona parte dei contenuti – articoli, documenti e media – da veicolare tramite la piattaforma.

ArciSolidarietà è un’Associazione di Volontariato attiva da diversi anni sul territorio bolognese che, a partire dal 2015, ha scelto di occuparsi prioritariamente, in sinergia con Arci Bologna, di migrazioni, attraverso l’attivazione di percorsi di accoglienza, tutela e integrazione rivolti a rifugiati e richiedenti asilo.
Da ottobre 2015 ArciSolidarietà opera su incarico della Prefettura all’interno dei CAS – Centri di Accoglienza Straordinaria rivolti ai richiedenti protezione internazionale. Una rete di prima accoglienza che coinvolge principalmente nuclei familiari, ospitati in appartamenti situati nell’area della Città metropolitana di Bologna e seguiti quotidianamente da quattro operatori.
In un’ottica di lavoro di rete e di ampliamento dell’offerta formativa, ArciSolidarietà da maggio 2016 gestisce le strutture CAS in Associazione Temporanea d’Impresa con Antoniano Onlus, un partner ormai storico per l’Arci di Bologna. ArciSolidarietà opera inoltre in sinergia con l’Ufficio Immigrazione dell’Arci nazionale e in rete con tante realtà del territorio.

Con Arci Solidarietà Bologna dal 2021 curiamo la mappa della città di Bologna. Grazie al lavoro del comitato abbiamo aggiunto oltre 200 servizi, facendo anche un lavoro di monitoraggio di quelli precedentemente inseriti.

Nella provincia di Como l’ARCI conta circa 5000 soci e 15 circoli che rappresentano una potenziale e formidabile rete di occasioni di partecipazione e socialità: Circoli “storici”, cioè luoghi di ritrovo per anziani e famiglie, spazi per corsi e per attività ricreative varie, e circoli più recenti, impegnati in settori specifici: bambini, immigrati, giovani e musica, informazione, editoria, danza, educazione ambientale, cooperazione internazionale.
Il Comitato territoriale è la struttura di riferimento provinciale. Esso ha funzioni di consulenza, promozione, sostegno e supporto dell’attività dei circoli. Il Comitato territoriale vive anche di vita propria con iniziative su temi generali quali Pace, antirazzismo e accoglienza, libertà e diritti civili, ambiente, e con la realizzazione di eventi artistici e culturali, iniziative organizzate spesso in collaborazione e/o a sostegno di altre Associazioni.

Donne, bambini, giovani e anziani, spazi ricreativi, arte, cultura, impegno civile, impresa sociale. Tutto questo è ARCI, uno strumento nelle mani di chiunque voglia dare corpo alla propria creatività, forza alla passione sociale e sostegno all’idea di nuovi mestieri.

Insieme al comitato Arci Como, dal 2022 stiamo lavorando alla mappatura dei servizi su Como e provincia.

I circoli Arci a Padova e nella provincia sono più di 30, con oltre 16.000 iscritti. I circoli
agiscono per la promozione di svariate discipline: teatro, danza, musica, cinema,
discipline orientali, educazione, animazione del territorio, lingue e culture straniere,
attività per bambini, corsi, laboratori e seminari. Alcuni di essi sono diventati un
importante punto di riferimento, rispondendo alla crescente esigenza di spazi per il
tempo libero, la cultura e l’inclusione sociale.

Insieme al comitato Arci Como, dal 2022 stiamo lavorando alla mappatura dei servizi su Como e provincia.

L’Arci Pistoia è un’associazione indipendente di promozione sociale e civile. Con oltre 120 circoli costituisce un ampio tessuto della partecipazione democratica. E’ impegnata nella promozione e nello sviluppo dell’associazionismo come fattore di coesione, come strumento di impegno civile, promozione della pace e dei diritti di cittadinanza, lotta contro ogni forma di esclusione e discriminazione. I circoli Arci sono la più grande rete di esperienze dove sono costruiti spazi aperti per produrre e consumare cultura, laboratori della creatività giovanile, protagonisti della riqualificazione dei territori con offerte culturali di qualità.

Insieme al comitato Arci Pistoia, da dicembre 2021 stiamo lavorando alla mappatura dei servizi su Pistoia.

Il 29 settembre 2008 si è costituita l’Associazione Nazionale D.i.Re “Donne in Rete contro la violenza”, la prima associazione italiana a carattere nazionale di centri antiviolenza non istituzionali e gestiti da associazioni di donne, che affronta il tema della violenza maschile sulle donne secondo l’ottica della differenza di genere, collocando le radici di tale violenza nella storica, ma ancora attuale, disparità di potere tra uomini e donne nei diversi ambiti sociali.

L’associazione D.i.Re è nata allo scopo di costruire una azione politica nazionale che, partendo dall’esperienza maturata nelle diverse realtà locali, promuova azioni volte ad innescare un cambiamento culturale di trasformazione della società italiana nei riguardi del fenomeno della violenza maschile sulle donne.

Nel 2006, dopo due anni di lavoro, 57 Associazioni hanno redatto la  “Carta della Rete Nazionale dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne“ documento politico che ha preceduto l’elaborazione dello statuto.

Oggi, l’associazione nazionale D.i.R.e. raccoglie dentro un unico progetto politico più di 80 Centri Antiviolenza e le Case delle Donne che in oltre vent’anni di attività hanno dato voce, sul territorio nazionale, a saperi e studi sul tema della violenza alle donne, supportando migliaia di donne ad uscire insieme ai propri figli/e dalla violenza e a conquistare la libertà.

D.i.Re intende dare visibilità alla metodologia e all’attività dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, iniziative volte alla conoscenza del fenomeno della violenza, elaborare progetti di ricerca, in un’ottica di riflessione sulle esperienze e di formazione continua e diffusa per i Centri e per il territorio. Obiettivo fondamentale diventa così far conoscere e mutare nella società la percezione dell’entità e della gravità della violenza sulle donne, la sua collocazione nei crimini contro l’umanità, a prescindere dal colore e dalla nazionalità dell’uomo che la esercita e della donna che la subisce.

L’associazione nazionale D.i.Re si pone come interlocutrice delle istituzioni nazionali e internazionali, anche attraverso l’elaborazione e/o la modifica della normativa relativa ai diritti delle donne, forte del proprio patrimonio di saperi, di elaborazioni ed esperienze professionali acquisite in tanti anni dai Centri antiviolenza, anche al fine di individuare, valorizzare e diffondere esempi di buone pratiche di contrasto alla violenza messi a punto a livello locale, nazionale ed internazionale, rafforzando l’attività dei Centri e delle Case delle donne già esistenti e favorendo la costituzione di una capillare rete di nuovi centri antiviolenza.

Con la rete D.i.Re, nel 2018, abbiamo curato la sezione dei Centri Antiviolenza presenti sulla mappa di Juma.

La FISH, costituita nel 1994, è una organizzazione ombrello cui aderiscono alcune tra le più rappresentative associazioni impegnate, a livello nazionale e locale, in politiche mirate all’inclusione sociale delle persone con differenti disabilità.

I principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità costituiscono un manifesto ideale per la Federazione e per la rete associativa che vi si riconosce e che individua nella FISH la propria voce unitaria nei confronti delle principali istituzioni del Paese.

Partendo dalla nuova visione bio-psico-sociale della disabilità, contrapposta ad un modello medico che per decenni ha reiterato pregiudizi e segregazioni, la FISH interviene per garantire la non discriminazione e le pari opportunità, in ogni ambito della vita. In quanto situazioni a maggior rischio di esclusione, la Federazione pone un’attenzione prioritaria alla condizione delle persone con disabilità complesse, non sempre in grado di autorappresentarsi, ed al supporto dei loro nuclei familiari.

Attraverso la collaborazione con il Forum Italiano sulla Disabilità (FID), l’organismo che rappresenta l’Italia all’interno dell’European Disability Forum (EDF), raccorda le politiche nazionali con quelle transnazionali, facendo sì che il contributo del movimento italiano per i diritti delle persone con disabilità venga coerentemente rappresentato, ad esempio, presso l’Unione Europea o le Nazioni Unite.

L’Agenzia E.Net è lo strumento statutario di cui la Federazione si avvale per la progettazione e la gestione dei propri progetti ed iniziative. Si caratterizzano come i principali ambiti di lavoro della Agenzia le azioni di rafforzamento della rete interassociativa e la promozione di attività di consulenzaformazionericerca monitoraggio.

A tal fine, con il coinvolgimento delle associazioni aderenti, opera per favorire il consolidamento di collaborazioni strutturate con istituzioni, enti, università, sulle diverse tematiche attinenti alla disabilità.

L’Agenzia E.Net assume come riferimento le linee strategiche elaborate dal Consiglio Direttivo della FISH ed agisce in base alle metodologie del lavoro per la rete e della progettazione partecipata. L’articolazione territoriale dell’Agenzia è costituita dai gruppi locali, attivi in varie regioni, e da un coordinamento nazionale.

Con Arci Solidarietà Bologna dal 2021 curiamo la mappa della città di Bologna. Grazie al lavoro del comitato abbiamo aggiunto oltre 200 servizi, facendo anche un lavoro di monitoraggio di quelli precedentemente inseriti.

Il GrIS Lazio è il primo gruppo territoriale della SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni. Costituito nel 1995 e ha fatto dell’integrazione tra operatori di servizi del pubblico e del privato sociale la sua peculiarità e la sua forza.

Insieme al comitato Arci Como, dal 2022 stiamo lavorando alla mappatura dei servizi su Como e provincia.

Lunaria è un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro, laica, indipendente e autonoma dai partiti, fondata nel 1992.

Promuove la pace, la giustizia sociale ed economica, l’uguaglianza e la garanzia dei diritti di cittadinanza, la democrazia e la partecipazione dal basso, l’inclusione sociale e il dialogo interculturale.

Lunaria pratica e favorisce processi di cambiamento sociale a livello locale, nazionale e internazionale attraverso attività di advocacy, di animazione politico-culturale, di comunicazione, di educazione non formale, di formazione e di ricerca, attraverso le campagne di informazione e di sensibilizzazione e con il lavoro in rete.

Mobilità e volontariato internazionale, politiche giovanili, migrazioni e lotta al razzismo, analisi delle politiche pubbliche di bilancio, economiche e sociali, sviluppo sostenibile, lotta alle disuguaglianze, sono al centro del suo impegno sociale.

Insieme al comitato Arci Como, dal 2022 stiamo lavorando alla mappatura dei servizi su Como e provincia.

Medici del Mondo è una associazione umanitaria internazionale e indipendente, che da oltre 30 anni si batte per il diritto universale alla salute. Presente in oltre 64 Paesi, fornisce assistenza sanitaria, accompagna il cambiamento sociale e lotta per i diritti delle popolazioni più vulnerabili.

La missione Italia di Médecins du Monde nasce a fine 2015 in risposta alla crisi migratoria che ha interessato l’Europa e l’Italia inizialmente con un programma in supporto all’accesso alla salute per migranti e rifugiati in Calabria e da fine 2017 anche con un intervento in favore delle popolazioni migranti che si trovano a vivere in accampamenti informali e immobili occupati a Roma.

A partire dal 2019, grazie al supporto della Direzione Generale Giustizia dell’UE, dell’Unicef e di fondazioni private, un nuovo programma sulla violenza di genere e sulla salute sessuale e riproduttiva si sviluppa in Calabria, Lazio e Sicilia. Tra gli obiettivi di tale programma: la realizzazione di una mappatura dei servizi (sanitari e non) sui territori di riferimento, il miglioramento delle competenze degli operatori dei centri di accoglienza e dei professionisti dei servizi socio-sanitari, così come l’empowerment dei minori, giovani adulti e donne migranti per l’acquisizione di informazioni/formazioni necessarie su diritti, procedure, e accesso ai servizi. Alcune di queste attività s’inseriscono in un progetto europeo più ampio portato avanti da Médecins du Monde in  BelgioBulgariaCroazia, Francia.

Dal 2015 Médecins du Monde – missione Italia ha assistito oltre 30.000 migranti sbarcati nel porto di Reggio Calabria, ha effettuato più di 2.100 visite mediche, ha fornito supporto psicosociale a 1.290 migranti (soprattutto minori stranieri non accompagnati), ha coinvolto oltre 300 migranti in sessioni informative per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, ha promosso percorsi di formazione per 985 operatori dell’accoglienza sull’identificazione e presa in carico delle vulnerabilità e, infine, ha formato 211 operatori e staff sanitari sulle principali criticità della salute dei migranti e sull’approccio transculturale ai servizi di cura.

Insieme al comitato Arci Pistoia, da dicembre 2021 stiamo lavorando alla mappatura dei servizi su Pistoia.

Nella Società Psicoanalitica Italiana (SPI) opera dal 2016 il
Gruppo Per (Psicoanalisti Europei per i Rifugiati) costituito da
circa centinaio di Psicoanalisti, di tutti i Centri italiani.
Il Gruppo PER si è posto l’obbiettivo di attivare e coordinare un lavoro
psicoanalitico di
– ascolto e sostegno ai Migranti,
-supervisione dei casi e osservazione delle dinamiche gruppali degli Operatori che
lavorano con Migranti,
– avvio e supporto di attività di sensibilizzazione e integrazione migranti-territorio.
– formazione di operatori del settore
Il lavoro portato avanti in questi anni si è sviluppato in diverse aree (minori non
accompagnati, Migranti, donne vittime di tratta) e con diverse modalità. L’ambito
prevalente è stato quello della supervisione e del supporto agli operatori, è stato
svolto anche un importante lavoro clinico di ascolto e sostegno ai migranti, sia in
incontri individuali che di Gruppo, sempre nell’ottica psicoanalitica.
IL Gruppo PER sostiene anche un’ attività teorica di studio e un percorso di
osservazione sull’esperienza dei Migranti in ambito sia teorico che clinico , da
un’ottica psicoanalitica, con l’obbiettivo di approfondire la specificità sulle
problematiche psichiche che si attivano negli operatori nella gestione dei migranti, e
sia sulle problematiche specifiche connesse alla realtà migrante.
IL Gruppo PER della SPI offre la propria disponibilità ad una Collaborazione con
ARCI inserendo il proprio Coordinamento Nazionale e I Gruppi locali nella mappa
Juma Map con l’obbiettivo
– di offrire un lavoro di sostegno specifico sia a migranti che operatori ,secondo la
nostra ottica psicoanalitica
– rendere più fattiva la collaborazione con altri Enti e Associazioni che si occupano di
Migranti
– arricchire la conoscenza della realtà sociale nella quale il lavoro con i Migranti è
inserito
– arricchire e approfondire l’osservazione e lo sviluppo del pensiero teorico

psicoanalitico sulla mente migrante come realtà psichica.

Collaborazione SPI/PER con ARCI per
Inserimento della SPI/PER tra i nominativi di coloro che aderiscono al Progetto
JUMAMAP – Services for Refugees, un portale multilingue di informazioni e una
mappatura partecipata di servizi rivolti a migranti e rifugiati presenti sul territorio
nazionale.

ReTer è un esperimento di cartografia critica e collaborativa in costruzione che ha tra i proprio obiettivi quello di facilitare l’incontro in un ambiente condiviso, indipendente e non profit delle azioni isolate di mappatura attive in rete e sul territorio. Un network territoriale di associazioni, comitati, enti locali, dipartimenti e laboratori universitari che siano già attivi in questo ambito o dotati di strumenti e banche dati utili.
Riteniamo che sia importante liberare spazi della rete attraverso infrastrutture e servizi indipendenti e autogestitioperando fuori da dinamiche e interessi commerciali nella tutela dei diritti di libertà di comunicazione e di espressione, di tutela della privacy e dell’anonimato, nella salvaguardia dei digital commons, i beni comuni digitali, affinché rimangano risorse non del mercato o del governo ma delle persone.

Dal punto di vista teorico l’idea si rifà al fenomeno della cosiddetta neogeografia che si basa sull’uso di mappe virtuali e dispositivi mobili per promuovere una conoscenza collaborativa dei territori.
Questo fenomeno, che da tendenza culturale comincia ad assumere i contorni di un fenomeno sociale, si è tradotto nel moltiplicarsi di esperienze di mapping collaborativi molto diversificati per attori, temi, finalità, metodologie e tecnologie impiegate.
Un’analisi accurata del fenomeno e dei suoi molteplici prodotti preliminare alla progettazione di Reter è arrivata alle seguenti conclusioni: il WebGis, o più propriamente geosocial, non è da considerarsi come una tipologia di strumento per rafforzare la conoscenza dei territori, bensì una forma di ambiente relazionale innovativo che genera nuove possibilità di produzione sociale dello spazio urbano, cioè di trasformazione dei territori collegata alla produzione sociale della conoscenza e alle relazioni che essa genera.

Con la rete D.i.Re, nel 2018, abbiamo curato la sezione dei Centri Antiviolenza presenti sulla mappa di Juma.