Una nuova casa

Guardare Peppe varcare la soglia di un posto che lui possa chiamare casa, dopo aver vissuto per circa 18 anni da senza tetto, è qualcosa che ricorderemo per la vita. E non perché Peppe (66 anni, palermitano con passato da migrante che non si può narrare in un semplice post) è stato “rieducato” e reinserito nella società, abitando delle nuove vesti che lo rendessero meno minaccioso, meno derisibile, più decoroso. Sarà uno dei nostri ricordi felici perché è qualcosa che lui voleva profondamente negli ultimi anni, oltre ad averne bisogno per motivi di salute.
Dopo anni di conoscenza e cura reciproca, dopo aver richiesto e ottenuto la residenza virtuale (all’Anagrafe risultava disperso…) e la carta di identità, dopo mille accompagnamenti per i suoi problemi di salute, finalmente lo scorso mese grazie al progetto ‘Nessuno in Strada – Circoli rifugio’, realizzato da Arci nazionale e finanziato con i fondi 8×1000 dell’ Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, il nostro sportello è riuscito a sostenerlo con il pagamento delle caparre per la sua nuova casa e della prima mensilità di affitto. Trovare una casa a Palermo, senza garanzie, non è assolutamente facile, tanto che la ricerca è durata un anno.
La storia di Peppe se vorrà un giorno la racconterà lui, d’altronde dice da tempo che vuole scrivere un libro e sta sempre lì a disegnare, scrivere, raccontare, oltre che a fare sganasciare dalle risate. Noi raccontiamo la nostra storia: ovvero di come una relazione intessuta nel tempo (6 anni), un ascolto davvero aperto, una presenza e un supporto costanti, ma soprattutto tantissime risate anche nei momenti più sfigati, siano stati fondamentali per supportare questa persona in un percorso di recupero della fiducia in se stesso e negli altri e, in noi, per non perdere la fiducia in un ideale di comunità solidale, equa, dove non si lascia solo e indietro proprio nessuno.
Come hai scritto tu Pe, “E’ con me l’anomalia di tutti i santi giorni” ✊ ❤️
 
Sportello Sans Papiers – Circolo Arci Porco Rosso